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Smartphone: arrivano i componibili
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Corriere Economia - 27 febbraio 2017

Componibili e da assemblare solo quando servono, come il famoso coltellino svizzero. Queste tra le novità in campo smartphone che ci attendono nel 2017. Con alcuni modelli presenti anche negli stand del Mobile World Congress (WMC) di Barcellona. L’annuale fiera mondiale dei telefonini che apre oggi i battenti nella città catalana, fino al 2 marzo. Di che cosa si tratta? Riprendono il concetto dei dispositivi digitali multiuso. Così attorno a un corpo principale si sviluppano gli accessori secondari. Da usare secondo necessità. Ma soprattutto da acquistare solo se servono. A presentare i primi concept, oltre un anno fa, è stata Google con Project Ara. L’idea era quella di una “base” sulla quale inserire moduli da personalizzare di volta in volta. Come una batteria potenziata, la fotocamera in Hd e le casse acustiche esterne. Ma dopo l’uscita dei prototipi l’azienda guidata da Sundar Pichai ha abbandonato il progetto. Come successo per gli occhialini in realtà aumentata.

Adesso a scendere in campo è la cinese Lenovo con Moto Z Play. Un componibile che prevede una serie di accessori satellite chiamati Moto Modes. Grazie al sistema “plug and play” si agganciano al corpo principale con un semplice clic. I moduli si collegano a caldo, come si dice in gergo tecnico, dunque senza spegnere il telefonino. «Moto Z fa parte del progetto di integrazione tra dispositivi digitali - dice Daniele De Grandis, responsabile per l’Italia del mobile business group Lenovo - ecco perché a Barcellona mostreremo come sia possibile scambiare informazioni con i nuovi Yoga tablet». Le caratteristiche di Moto Z Play (499 euro) sono da top di gamma. A partire dal display da 5,5 pollici super Amoled che garantisce buona visibilità alla luce incidente. La fotocamera da 13 Megapixel con messa a fuoco automatica consente di scattare foto notturne ed eseguire selfie di gruppo.

La batteria al litio a lunga durata garantisce 50 ore di funzionamento con sistema a ricarica veloce. Basta collegarlo all’alimentatore per soli 15 minuti per avere 9 ore di lavoro. Hasselblad in collaborazione con Lenovo ha invece prodotto True Zoom (259 euro), un modulo fotografico aggiuntivo. Zoom ottico 10x e flash automatico trasformano Moto Z in fotocamera hitech. Interessante anche Insta-Share Projector (309 euro) per convertire lo smartphone in proiettore cinematografico da 70 pollici. Che cosa non ci è piaciuto nelle prove? L’estrema sottigliezza di Moto Z (solo 5,2 millimetri) ha impedito ai progettisti cinesi di prevedere l’uscita jack per le cuffie. Al suo posto c’è un adattatore da inserire nella porta Usb.

LG li chiama semplicemente “friends”. Amici. Sono i dispositivi satellite da collegare al nuovo smartphone G5 Smart Edition (499 euro). Ultima versione del modello precedente che lo scorso anno ha inaugurato la serie dei telefonini componibili dell’azienda coreana. A caratterizzarlo l’ampio schermo da 5,3 pollici in alta risoluzione, con doppia fotocamera grandangolare da 16 Megapixel. Il corpo in metallo (lega leggera) prevede diversi moduli estraibili. A partire da 360 Cam (279 euro), un’originale dispositivo ottico per la ripresa dei cosiddetti video “sferici”. Grazie al software di bordo si montano le immagini fino a formare scene a 360 gradi, da postare sui Social senza altre operazioni di editing.

Invece 360 VR (279 euro) è un visore in realtà virtuale da connettere a G5 tramite cavo. Una volta indossato come un paio di occhiali simula un grande schermo Tv-3D da 130 pollici. I contenuti vengono memorizzati sullo smartphone che opera come concentratore di contenuti disponibili tramite l’app Google Cardboard. Sono incluse visite guidate a musei, video naturalistici, opere d’arte e foto panoramiche delle città di tutto il mondo.

twitter @utorelli






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